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(g.l.) «Mittelfest ha contribuito in oltre trent’anni ad estendere e in parte mutare il concetto originario della parola confine, che oggi non significa solo muro e divisione, ma può iniziare a essere anche una nuova opportunità. Qui in regione lo abbiamo potuto sperimentare a Gorizia, oggi Capitale europea della cultura assieme a Nova Gorica, ma questa esperienza può essere estesa a tutta la regione e all’Italia: il Friuli Venezia Giulia è, infatti, opportunità di relazione con i Paesi della Mitteleuropa, e con l’Ungheria in articolare, Paese ospite d’onore di questa edizione». Lo ha sottolineato il vicepresidente con delega alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, portando ieri pomeriggio il saluto del governatore Massimiliano Fedriga alla inaugurazione ufficiale della 32ma edizione di Mittelfest nell’affollata Chiesa di San Francesco a Cividale. Una cerimonia che ha seguito l’applauditissima inaugurazione in musica di venerdì sera, protagonisti Fvg Orchestra e Janoska Ensemble.
Il saluto del sindaco Daniela Bernardi.
Giacomo Pedini
Fino a domenica 30 luglio la città ducale sarà un grande palcoscenico in cui oltre trenta progetti artistici tra teatro, musica, danza e circo si concentrano sul tema “inevitabile”, una sfida, anche quotidiana, tra il destino e la libertà di scegliere, come ha ricordato il direttore artistico Giacomo Pedini. Riprendendo il tema dell’edizione 2023 di Mittelfest, Anzil ha osservato che «esiste indubbiamente una parte nell’uomo che è sottratta al libero arbitrio, ma è altrettanto certo che vi è una parte per la quale viceversa possiamo essere artefici del nostro destino. Per la nostra regione dobbiamo avere una visione del futuro che tenga proprio conto della nuova opportunità del concetto di confine». Anzil ha poi citato «un’altra accezione del termine confine, quello tra la realtà e l’immaginazione, la fantasia, tra il destino inevitabile e i sogni. Qui a Mittelfest possiamo evadere nel fantastico mondo dell’impossibile, perché teatro, musica, danza e circo viaggiano senza confini».
«Sono particolarmente emozionato per questo terzo anno a Mittelfest – ha commentato Pedini – forse perché il tema scelto è decisamente tortuoso e sfidante: di fatto, il destino è ciò con cui ognuno di noi si scontra ogni giorno. Parlando di Inevitabile, ci tengo a sottolineare quanto sia inevitabile e importante il lavoro di squadra che sta dietro al festival: ringrazio il vecchio e il nuovo consiglio di amministrazione di Mittelfest e le persone che lavorano tutto l’anno per rendere possibili questi 10 giorni e tutti gli altri progetti. Altro elemento vitale di Mittelfest è il rapporto con Cividale che vive letteralmente insieme al festival e, Zeus permettendo, ci farà riportare lo spettacolo dal vivo in piazza Duomo. Ci tengo a ricordare che quest’anno abbiamo “riportato a Cividale” Giorgio Pressburger, il primo direttore artistico di Mittelfest, scomparso cinque anni fa, che ne ha firmato i cartelloni dal 1991 al 2003. A lui è dedicata una speciale mostra e anche la speciale veste del Ponte del Diavolo».
Le protagoniste del concerto.
La cerimonia, condotta da Alessandra Salvatori, direttore responsabile di Telefriuli, ha avuto tre momenti in musica con Sol Jang al pianoforte e Kim Kamilla Jäger al violoncello che hanno suonato Béla Bartók, Franz Liszt e un brano popolare ungherese, in omaggio al Paese che quest’anno è al centro del cartellone di Mittelfest, l’Ungheria appunto.
«Da 32 anni, Mittelfest porta a Cividale e nella nostra regione il meglio della produzione artistica della Mitteleuropa – ha commentato la nuova presidente Cristina Mattiussi – assume il ruolo più alto della cultura, ovvero quello di essere catalizzatore di dialogo, unità e coesione internazionale, ma è anche capace di coinvolgere e valorizzare il territorio facendo rete a livello locale con istituzioni, imprese culturali, categorie, aziende. Il tema scelto dal nostro direttore artistico ci porta in un viaggio alla scoperta di ciò che nelle nostre esistenze appare immutabile e ciò che invece può essere riscritto. In uno scenario internazionale che, purtroppo, è sempre più incerto e più segnato da conflitti e grandi emergenze umanitarie e climatiche, indagare l’importanza delle scelte, anche individuali, credo sia davvero importantissimo, a tutti i livelli». L’intervento della presidente di Mittelfest si è concluso con un personale e sentito omaggio al suo predecessore, Roberto Corciulo, a cui ha donato un bonsai, simbolo di come l’uomo possa incidere sull’inevitabile scorrere della natura lasciandone inalterata la bellezza.
Infine, come ha sottolineato il sindaco Daniela Bernardi, «in città si respira l’atmosfera unica e frizzante del festival capace di trasformare Cividale nella capitale della Mitteleuropa. Vedo l’entusiasmo negli occhi del direttore artistico Pedini che ringrazio perché ha saputo creare un programma che abbraccia la città, ponendo al centro la famiglia con tanti spettacoli dedicati anche ai bambini e, non da ultimo, ha saputo mettere in rete noi sindaci del territorio attraverso il progetto Mittelland».
Il folto pubblico in San Francesco.
IL PROGRAMMA
La prima domenica di Mittelfest è una giornata ricca di spettacoli adatti a tutta la famiglia. Piazza Duomo si accende di musica alle 21.30 con Tre fenomeni in cui tre celebri brani di Antonio Vivaldi si uniscono a tre originali composizioni per flauto e piccola orchestra scritte da Nicola Piovani: oltre al maestro che dirige insieme a Giuliano Carella, sul palco il flauto solista di Massimo Mercelli e I Solisti Veneti.
Grande attesa anche per La sarta (ore 18), l’unico spettacolo del Progetto Famiglia ad andare in scena sul palco del Ristori, con la più importante clownessa europea, la svizzera Gardi Hutter che, tra bambole di pezza e manichini danzanti, cucirà la storia ambientata in una sartoria, senza risparmio di sforbiciate e azzardi. E sono sempre dedicati ai più piccoli i workshop gratuiti di Circo all’incirca, programmati per domani, martedì, mercoledì e giovedì. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria su www.mittelfest.org. Si svolgono nello chapiteau, il tendone da circo allestito all’interno del Parco del Convitto Nazionale Paolo Diacono, dove vanno in scena gli altri spettacoli del Progetto Famiglia grazie a cui i bambini dai 6 anni in su entrano a soli 2 euro, quelli sotto i 6 anni hanno diritto ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria tramite mail alla biglietteria.
Altri due appuntamenti in musica di oggi sono Fatalis (11.45 Chiesa di San Francesco), con al piano Ruggiero Fiorella, uno dei talentuosi pianisti arrivato alle fasi finali del Concorso Pianistico Internazionale del Friuli Venezia Giulia, e What if…?, spettacolo vincitore di Mittelyoung 2023, di Lavish Trio che mescola composizione e improvvisazione. Alle 16 appuntamento ad ingresso libero al ridotto del Ristori con la presentazione di Mittelbabel, l’archivio digitale del festival realizzato grazie a un progetto di Roberto Canziani con realizzazione di Zeranta: fotografie, filmati, file audio, documenti, materiali di promozione, tutti disponibili in rete.
Piovani, Mercelli e i Solisti Veneti.
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In copertina, la nuova presidente Cristina Mattiussi omaggia il suo predecessore Roberto Corciulo durante la cerimonia inaugurale. (Foto di Luca d’Agostino)